SAN PIETRO CELESTINO

LA PERDONANZA CELESTINIANA

SPIRITUALITA' CELESTINA

Mons. Charles Scicluna al Monastero San Basilio

mons charles scicluna al monastero san basilio

 

Venerdì 27 Agosto abbiamo avuto la gioia di avere in visita l'Arcivescovo Metropolita di Malta Mons. Charles Scicluna, giunto a L'Aquila per ricevere in serata alla Basilica di Collemaggio la Croce del Perdono, realizzata dall'artista aquilana Laura Caliendo.
La gradita visita è stata per noi una grande emozione e motivo di immensa gratitudine.

 


Ordinato nell'86, Mons. Scicluna nel '95 iniziò a lavorare in Vaticano, chiamato da Papa Giovanni Paolo II che lo chiamò nel Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica.


Nel 2002 lo stesso Giovanni Paolo II lo nominò promotore di giustizia della Congregazione per la Dottrina della Fede - allora guidata dal Cardinale Joseph Ratzinger.
In pratica si tratta del pubblico ministero del tribunale dell'ex sant'Uffizio, che ha il compito di indagare sui cosiddetti "delicta graviora", i delitti che la Chiesa cattolica considera i più gravi in assoluto: e cioè quelli contro l'Eucaristia, quelli contro la santità del sacramento della penitenza e il delitto contro il sesto comandamento ("non commettere atti impuri") di un chierico con un minore di diciotto anni.
In quell'occasione, Mons. Scicluna si è distinto come uno degli ecclesiastici che si battono in prima linea per arginare lo scandalo degli abusi sui minori.


Promotore di Giustizia fino al 2012, è stato nominato Vescovo Ausiliare di Malta da Papa Benedetto XVI e Arcivescovo di Malta da Papa Francesco nel 2015.
Lo stesso Papa Francesco lo ha nominato Presidente del Collegio per l'esame dei ricorsi alla Sessione Ordinaria della Congregazione per la dottrina della fede, sempre nel 2015, e Segretario aggiunto della Congregazione per la dottrina della fede nel 2018.
Incarichi, questi ultimi tre, che ricopre tuttora.

 


Il giornalista Angelo De Nicola, con il suo ineguagliabile entusiasmo, lo ha guidato alla scoperta dei tesori del nostro Monastero, visita culminata con l'immancabile caffè di Suor Germana e con il dono della croce di pan dolce con il simbolo di Celestino V e dell'acqua benedetta di San Germano.


Mons. Scicluna si è detto commosso, più che dell'aspetto museale, dell'aspetto di vita contemplativa da noi condivisa.


“Questo è un patrimonio celestiniano che deve proseguire nel tempo - le sue parole nell'intervista rilasciata a LaQtv - “perché è l'anima della Chiesa.
Noi ci reggiamo per l'offerta e le preghiere di queste donne meravigliose che dicono poco ma fanno molto.”

 

 


Siamo rimaste commosse per le sue parole e ci proponiamo di servire sempre meglio la Santa Chiesa con il nostro servizio di contemplative.
Dal silenzio del nostro Monastero preghiamo e chiediamo per ciascuno l'intercessione di San Pietro Celestino.