SAN PIETRO CELESTINO

LA PERDONANZA CELESTINIANA

SPIRITUALITA' CELESTINA

I Tesori del Monastero

Il Monastero è un vero e proprio concentrato di storia celestiniana e aquilana.
I tesori del Monastero sono stati musealizzati e si possono visitare attraverso i tour che vengono organizzati durante la settimana della Perdonanza o in occasioni particolari su prenotazione.

 

Saio di San Pietro Celestino

 

saio di san pietro celestino

 

Nel coro del Monastero è musealizzato il saio di San Pietro Celestino.
Di una lana antica, bianco con lo scapolare nero, il tipico saio celestiniano, si crede sia appartenuto a Pietro del Morrone.

 

Urna di San Germano

 

L'urna contiene i resti di San Germano.
Un fazzoletto di broccato rosso custodisce le ossa di una bambina che era nel collegio tenuto dalle monache che, ai tempi del santo anacoreta, vivevano nel monastero.

La piccola educanda accompagnava ogni giorno la sua maestra a portare il pasto a Germano con cui strinse una bella amicizia.

La bambina morì 24 ore dopo il santo anacoreta.

 

Quì trovi informazioni su La storia di San Germano e sul rito della festa di San Germano

 

Urna di San Pietro Celestino

 

urna san pietro celestino monastero san basilio

 

1944. 650-esimo anniversario dell'incoronazione papale di San Pietro Celestino, avvenita a L'Aquila il 29 agosto 1294.
Il futuro Cardinale Carlo Confalonieri, l'allora Arcivescovo dell'Aquila, dispose la sistemazione delle spoglie del Santo del Morrone e donò una maschera di cera che ricalcava l'immagine del suo volto da apporre sul volto di Celestino.

Donò anche la sua mitra e il suo anello arcivescovile.

L'allestimento comprende inoltre pantofole di un tessuto antichissimo.


Negli anni l'allestimento è stato cambiato.
Il nuovo allestimento del 2013 prevede una maschera d'argento sul volto di Celestino, paramenti in stoffe pregiate di colore rosso e bianco al posto delle vesti arcivescovili del Cardinale Confalonieri, una mitra in taglio medievale, dei guanti papali, delle scarpe rosse cucite a mano.

Il Pontefice Celestino inoltre è adornato con la croce, l'anello del pescatore e gli spilloni del Pallio in oro.

Il Pallio avvolge le spalle del Santo ed è quello donato da Papa Benedetto XVI, quando venne a L'Aquila nella triste occasione del terremoto, il 28 aprile 2009.
il nuovo allestimento lo troviamo nel mausoleo della Basilica di Santa Maria di Collemaggio.

Il vecchio allestimento è conservato nel Monastero San Basilio.

 

Le statue dei due fondatori

 

Di scuola napoletana del '600, le due statue rappresentano i due fondatori di questa realtà monastica.
Le Suore del Monastero San Basilio sono Monache Benedettine Celestine: osservano la Regola di San Benedetto e seguono la spiritualità di San Pietro Celestino.

 

Qui puoi approfondire la spiritualità di Pietro dal Morrone

 

La statua di San Benedetto, in mano la Regola, è stata restaurata da Lions club dell'Aquila, la statua di San Pietro Celestino dal gruppo civico Jemo 'nnanzi.

 

Dipinto di San Pietro Celestino

 

san pietro celestino nella cella di fumone 

 

Si tratta di un dipinto seicentesco che ritrae San Pietro Celestino al momento della morte.
Il Santo eremita veste la cocolla, che è la veste che anche le Monache indossano nel momento della vestizione, nelle solennità e al momento della morte.
Sul tavolo la tiara, che rappresenta le dimissioni, il Codice di Celestino e il Santo Rosario.
Le sbarre richiamano la prigione di Fumone.


A destra, nella parte superiore, il miracolo della croce, la Croce di Celestino.
Al momento della morte del santo, il 19 maggio 1296, nei pressi della cella, apparve in modo inspiegabile una croce luminosa, visibile dalle sei della sera fino all'ora del vespro.