Bella ed interessante è stata la presentazione del libro di Silvia Mantini "La Quiete di Apollonia. Religiosità femminile e spazi di devozione nell'Italia del Seicento" , nel nostro orto, nel fresco pomeriggio di martedì 24 Agosto.
L'autrice Silvia Mantini ha ricostruito la storia di Apollonia, poi Maddalena, la protagonista del libro, portandoci a conoscere una donna aquilana di fine '600 che ha saputo costruire una sua religiosità interiore, un percorso profondo, intenso, fatto di dubbi e di tutta una serie di sfide che la porteranno ad essere inquisita e a scrivere una autobiografia.

Una figura interessante, una single in Età Moderna che abbraccia la libertà di non essere moglie, né monaca, né madre, e quindi di non essere inquadrata in una delle categorie dettate dal conformismo del suo tempo.

Nata nel 1624 a L'Aquila, trascorre la sua infanzia a Palazzo Iacobucci.
Trascorre dodici anni al Monastero S. Chiara d'Acquili, dove costruisce la propria vita spirituale, senza però prendere i voti.
Tornata a casa sua, frequenta l'Oratorio dei Filippini, fino ad aprirne uno suo.
Una donna colta e conosciuta, con molte relazioni, che si intreccia con il suo territorio e diviene punto di riferimento per molte donne del suo tempo dell'Aquila e dei paesi vicini, che accorrono a lei per chiedere consiglio.

Sono intervenuti nella presentazione:
- Stefano Boero, Docente di Storia moderna e contemporanea dell'Università dell'Aquila;
- Valeria Valeri, Presidente associazione culturale "Volta la Carta";
- Paola Elia, già prof. ord. di Letteratura spagnola dell'Università dell'Aquila;
- Angelo De Nicola, che ha moderato il dibattito.

La presentazione è stata trasmessa da Manuwebtv.

Molti i convenuti, che hanno partecipato con vivo interesse alla presentazione.
Per i presenti è seguita la visita ai tesori del Monastero guidata da Angelo De Nicola.
Molti coloro che hanno lasciato un'offerta per le nostre missioni intitolate a San Pietro Celestino.

A loro assicuriamo la nostra preghiera, come facciamo quotidianamente per i nostri benefattori.