SAN PIETRO CELESTINO

LA PERDONANZA CELESTINIANA

SPIRITUALITA' CELESTINA

Il blitz di 'Nduccio al Monastero San Basilio

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Venerdì 10 Settembre, a suggello del coinvolgente ciclo di eventi e celebrazioni del settecentenario del nostro Monastero, ci ha piacevolmente sorpreso la visita di Germano D'Aurelio , in arte 'Nduccio, che, insieme a sua figlia Candida, ha bussato alla porta del nostro Monastero recando in dono un bel mazzo di fiori e un santino di San Germano.


Abbiamo avuto il piacere di fare la conoscenza di 'Nduccio nella serata del 25 agosto in occasione dell'evento “Il Perdono nutre il mondo”, il racconto musicato ispirato al libro "Dante, Silone e la Perdonanza" del giornalista Angelo De Nicola, che per l'occasione è stata la voce narrante, e ideato e diretto dalla pianista Sara Cecala , che ha accompagnato la narrazione al pianoforte, insieme ad Antonio Scolletta al violino e a Lorenzo Scolletta alla fisarmonica.


L'evento ha visto, appunto, la straordinaria partecipazione di 'Nduccio, che è intervenuto parlando di emigrazione, condividendo le sue esperienze personali in Australia e deliziando il pubblico con le note di “Notte italiana”, una canzone musicata da lui stesso, e il cui testo era stato scritto dal suo caro amico Jo (Giuseppe), partito da un paesino in provincia di Chieti, emigrato in Australia ma perennemente legato al suo paese d'origine.


Proprio in quell'occasione, il comico pescarese, venuto a conoscenza che nel nostro Monastero si conservano le ossa di un santo che porta il suo nome, il nostro San Germano, ci ha promesso che sarebbe venuto a trovarci.
Ed ha mantenuto la promessa!

 


Ad accoglierlo nell'orto del Monastero Suor Germana, che ha ricevuto il bel bouquet di fiori portatole dall'artista, e la Badessa Madre Margherita.
Suor Germana ha raccontato qualcosa di San Germano, l'anacoreta che ricordiamo ogni anno il 26 aprile con il solenne rito della benedizione dell'acqua, e ha ricordato come nei giorni della Perdonanza noi Suore pregassimo proprio San Germano per ottenere l'indulgenza di Celestino V senza uscire per partecipare di persona alle celebrazioni svoltesi alla Basilica di Collemaggio e contravvenire così alla clausura.


Infatti, come ha spiegato la paleontologa ed archivista Alessia Di Stefano, il 18 agosto 1491 Papa Innocenzo VIII approvò una supplica mediante la quale le Monache di San Basilio chiedevano di “acquistare” l'indulgenza della Perdonanza ogni anno pregando sull’altare di San Germano dai primi vespri ai secondi vespri della festività della Decollazione (oggi del Martirio) di San Giovanni Battista, così come i fedeli la “acquistavano”, visitando la chiesa di Collemaggio dalla sera del 28 alla sera del 29 agosto.


Tale indulgenza venne concessa da Papa Paolo IV con un breve papale del 6 aprile 1559, confermata da Papa Pio VI nel 1792 e dichiarata valida in perpetuum dall'Arcivescovo dell'Aquila Gaudenzio Manuelli nell’agosto 1932.
Per noi, quindi, una Perdonanza privata, non nella Basilica di Collemaggio ma nel nostro Monastero, davanti all'altare di San Germano.
Ciò fino a qualche decennio fa, quando l'allora nostro cappellano, il Monaco Benedettino Don Giuseppe Nardin, ottenne che partecipassimo di persona alle Sante Messe di Apertura e di Chiusura della Porta Santa.


Dunque, un piacevole incontro in nome di San Germano.
Presente parte del Comitato del settecentenario e degli “Amici di San Basilio”.
Tra loro, il giornalista Angelo De Nicola che ha condotto i nostri graditi ospiti a far visita ai tesori del Monastero, tra i quali i resti di San Germano.
Per tutti il nostro caffè e i nostri “complimenti” per ringraziarli per l'impegno profuso in questa settimana di eventi, per l'affetto e la vicinanza palesateci con le loro iniziative e per l'amore e la venerazione manifestati costantemente per il nostro Padre fondatore San Pietro Celestino.

 


«Degna conclusione di un’esperienza entusiasmante e proficua per tutti noi.
Il sorriso delle Suore e il loro mettersi “in complimenti” non li dimenticheremo mai!
Vi segnalo, peraltro, la loquacità, oggi, della Madre Badessa di solito molto più riservata e di poche parole: come se fossimo tutti gente di casa.
Grazie a tutti noi!».


Le parole di Angelo De Nicola.


Siamo state piacevolmente sorprese da Germano D'Aurelio, 'Nduccio, insieme a sua figlia Candida, che ci ha omaggiato con la sua visita e ci ha portato la sua simpatia.


Con gratitudine invochiamo l'intercessione di San Pietro Celestino e San Germano per i presenti, per chi ha partecipato ai tanti eventi proposti nella settimana del settecentenario, per i nostri benefattori, per chi in un modo o nell'altro non manca di manifestarci il proprio affetto e la propria vicinanza.
Affidiamo ai nostri Santi L'Aquila e le necessità di ciascuno.