Pietro del Morrone nacque a Sant'Angelo Limosano nel 1215 da Angelo Angelerio e Maria Leone.
Fu il penultimo di 12 figli.
A soli 11 anni entrò nel Monastero benedettino di Santa Maria di Faìfoli.
Vestì l'abito benedettino nel 1231, a soli 16 anni.
Qualche anno dopo, appena ventenne, insoddisfatto della vita scarsamente spirituale dell'Ordine, si ritirò a vita eremitica, con il consenso dell'abate e in compagnia di un confratello, nelle vicinanza di Castel di Sangro.
Rimase in quelle terre per 10 giorni, nutrendosi di 2 pani e pochi pesci.
Da lì si trasferì sul Monte Palleno, dove vi trascorse 3 rigidi inverni in perfetta solitudine, in mistico raccoglimento, in unione con Dio.
Li trascorse nella più stretta penitenza, in una cella talmente piccola e stretta da poterci stare solo in piedi, solamente con la tonaca, il cappuccio ed alcuni indumenti.
Nel 1238 si recò a Roma, fu ordinato sacerdote ed ottenne da Papa Gregorio IX il permesso di continuare a condurre vita eremitica.
Nel 1241 si trasferì sul Monte Morrone.
Così Don Filippo Murri descrive la vita ascetica che conduceva negli eremi.
"Passava le giornate
Devoto di San Giovanni Battista,